Mototurismo di prossimità per la ripartenza

La Commissione Turistica e Tempo Libero (CTTL) della Federazione Motociclistica Italiana lavora ogni giorno per intercettare la voglia di mototurismo che sta emergendo in Italia, in vista della fase due dell’emergenza Coronavirus e della graduale ripartenza delle attività mototuristiche che, almeno inizialmente, saranno improntate al turismo individuale o di piccoli gruppi e quindi al turismo di prossimità.

I concetti di turismo di prossimità, turismo esperienziale, turismo di territorio, turismo responsabile e turismo sostenibile (o ecosostenibile) sono già entrati a far parte del DNA della FMI da diversi anni. Fin da subito infatti, Rocco Lopardo, Presidente della CTTL, ha puntato su questi nuovi concetti di mototurismo per esplorarne nuove modalità di concretizzazione.

Ma cosa si intende esattamente per turismo di prossimità? Con queste parole si vuole illustrare un modo di viaggiare che ci condurrà verso mete vicine a casa e, possibilmente, poco affollate. Saranno in pole position, quindi, le miriadi di località turistiche meno conosciute che costellano il territorio italiano e una modalità di esplorazione che segue i principi del turismo lento.

Turismo, quindi, nella propria regione (inizialmente) o al limite in quella vicina, in ogni caso non oltre i confini nazionali. Sarà questo lo scenario del mototurismo ai tempi del Coronavirus.

Compito della FMI sarà lanciare iniziative, fornire linee guida e servizi, che sono allo studio e in continuo aggiornamento in base all’evolversi dell’emergenza sanitaria, anche mediante la realizzazione di una nuova app, per un turismoin sicurezza” e per fronteggiare il “lockdown psicologico”.

Ciò sarà attuato stimolando la propensione dei mototuristi italiani a raggiungere mete più vicine – anche perché molti cittadini devono fare i conti con la crisi economica – e l’attitudine a preferire mete meno affollate di turisti, come i piccoli borghi, di cui l’Italia è davvero molto ricca”. Un’esperienza di viaggio diversa dagli schemi turistici abituali.

Il territorio (cioè il luogo visitato con le sue ricchezze artistiche, paesaggistiche, naturali, umane, ecc.) rappresenta un’opportunità da esplorare secondo i diversi livelli di interesse del mototurista e una possibilità di avere un contatto autentico con stili di vita diversi dai propri, vivendo esperienze di conoscenza profonde dal punto di vista estetico, intellettuale o emotivo. Secondo i codici etici della sostenibilità, codici che possono essere sottoscritti e inglobati dal mototurismo di territorio, l’attività turistica promossa dalla F.M.I. vuole rappresentare per le singole destinazioni uno strumento che ne favorisca uno sviluppo economico e sociale, rivolgendo una particolare attenzione al rapporto tra attività turistica e natura, adottando strategie operative affinché tale rapporto sia all’insegna dell’armonia e del rispetto.

L’obiettivo principale del turismo ecosostenibile è la preservazione dell’ambiente naturale e la ricerca di un nuovo equilibrio tra uomo e natura che favorisca la miglior convivenza possibile e in tale ottica, quindi, è ipotizzabile l’ecoturismo su due ruote, che può essere inteso come strumento utile per integrare politiche di sviluppo sostenibile, preservando l’integrità culturale delle comunità e favorendo il rapporto che si viene a stabilire con il territorio.