Sara Casarosa lady

Mi chiamo Sara, classe 1980, una famiglia tosta alle spalle, un buon percorso di studi, un lavoro, due bimbi spettacolari (Eva 6 e Giulio 2) e varie passioni…

Dopo varie esperienze a 16 anni è arrivata la patente e soprattutto la mia amatissima Vespa (Px 125 1979 senza frecce), il mio primo vero acquisto nonché compagna di giri per le colline pisane, fughe da scuola, campeggi parecchio alla selvaggia, “boccate d’aria” in pomeriggi adolescenziali difficili, girate al mare a Tirrenia o Calafuria con l’asciugamano sotto la sella, discese dal Serra provando fino a quanto ce la fai con la forza motore e forature infinite (8 minuti cronometrata per cambiare la gomma)…

Nel 1999 ho avuto il privilegio di vivere un momento “magico”: io una “bimbetta” come si dice a Pisa, coinvolta dagli amici storici un po’ più grandi e con le moto, il bar di paese (Marciana è un paesino veramente piccolino):“Si fonda un Motoclub?”

Nel 1999 è nato il Motoclub Tartarughe Veloci ed io, come segretaria, sono ancora qua. E mi piace.Parlo di “momento magico” perché in realtà la moto è stata un dettaglio insieme ad altri che ha composto un quadro ben più ampio: l’amicizia è il filo conduttore. Si sono intrecciate esperienze, viaggi, momenti di condivisione molto belli. Gran parte delle persone con cui ho “condiviso” questo spaccato da adolescente, ancora oggi sono per me dei riferimenti fondamentali e onestamente mi sento tanto fortunata ad avere avuto questa occasione di vita.In 20 anni di attività con il Motoclub abbiamo organizzato numerose uscite, motoraduni, collaborazioni in sostegno di altre associazioni come staffette ecc. Negli ultimi anni, con lo scarso ricambio generazionale tipico delle associazioni di questo stampo ed anche con l’arrivo del Covid, stiamo vivendo un momento di stallo: voglio essere fiduciosa e credere in una potente ripresa delle attività!Negli anni a seguire è arrivata la moto, l’uomo della mia vita (Valter, nonché attuale Presidente del Motoclub) e tante altre belle cose. La moto onestamente l’ho presa veramente poco perché nei giri diciamo domenicali, come per i viaggi più lunghi e impegnativi, ho sempre preferito affidarmi in relax a chi di sicuro guidava meglio di me e poi perché a dire il vero, a me piace guardare, annusare e controllare la cartina cartacea in continuazione (eh si, c’ho questa fissa).Nel tempo ho capito che la cosa che mi piace di più di questo sfaccettato mondo a 2 ruote è il “viaggio”.A me piace proprio tanto pensare ad una meta e studiare il percorso da poter fare, immaginare che in fondo ad una stradina sperduta ci sia una spiaggia da urlo…ed il top per fare questa cosa è andare in moto e condividere il percorso/le emozioni con il mio compagno e magari con i grandi amici. Credo di essere stata un buon navigatore e credo di aver sempre colto con brama quei profumi, quegli scorci che ti arrivano all’improvviso dopo una curva…devo dire che essere passeggera mi ha permesso di avere il privilegio di poter “curiosare”.Per il mio pilota del cuore, so che è stata sempre una bella certezza anche sapere che, nella peggiore delle ipotesi la moto a casa si sarebbe riportata! Ricordo un viaggio in Abruzzo di diversi giorni e una sua tendinite alla spalla…avere il pilota di riserva non guasta mai!Il viaggio più bello? Valter per la mia laurea mi chiese cosa desiderassi come regalo…risposi “decidi tu, Stretto di Gibilterra o giro delle Isole Greche in sacco a pelo”. Siamo stati fuori 24 giorni in moto pellegrinando felicemente su strade di tutti i tipi in mezzo all’Egeo. Credo sia stato il viaggio più bello in assoluto. Finimmo anche i soldi e ritornammo con un solo carburatore funzionante della Guzzi Lario…ma questa è un’altra storia…

Con l’arrivo dei bambini la cadenza delle uscite ovviamente ha subito un drastico stop ma mai abbiamo pensato di vendere le moto: sono sicura che a breve riusciremo a riprendere questa nostra passione e nel frattempo studio il primo viaggio con 2 moto e i bimbi passeggeri…

Sara