Campionato Toscano Motocross: comunicato del Presidente Vignozzi

È con grande imbarazzo che pubblichiamo la nota informativa del Presidente Vignozzi:

Sappiamo bene di risultare impopolari, ma a volte il ruolo che ci avete riconosciuto lo impone….i piloti di motocross , nei quali io personalmente mi sono sempre riconosciuto, per averne fatto parte da giovane, circa 40 anni fa ed anche successivamente a distanza di 20 anni, rappresentano per me l’immagine della sportività più elevata in quanto doppiamente atleti perché uniscono l’agilità fisica ad una condizione mentale indirizzata a sostenere i più elevati carichi di sopportazione, insiti in una disciplina dove polvere o fango, caldo o freddo, buche o canali sottopongono gli stessi ad esasperazioni che spesso rasentano l’estremo…il pilota di motocross è un duro per antonomasia….

Nel corso degli ultimi anni, questa disciplina si è evoluta sicuramente sotto l’aspetto tecnico acquisendo maggior consapevolezza, ma nel contempo ha acquisito anche una pericolosa inclinazione ad evitare le condizioni di “sofferenza” derivanti dalle condizioni del tracciato, indebolendo la componente sportiva, “la resistenza fisica” che è alla base dello sport in generale e del motocross in particolare; e questo, a mio avviso, è sicuramente molto negativo. Il motocross è la disciplina motociclistica più dura ed estenuante e da sempre riconosciuta fra le più impegnative a livello psico-fisico fra tutti gli sport praticati: se fai questa attività parti subito  dal concetto che dovrai soffrire per emergere, come del resto fa o farà la vita nel quotidiano, che sia studio o lavoro..

Il mio forse sarà idealismo gratuito e liberissimi di pensare quello che credete meglio, ma in questo sport io e tutto lo staff del Co.Re. ci crediamo e ogni anno cerchiamo di mettere in piedi campionati in grado di soddisfare le esigenze di tutti, e che servano per far crescere i piloti, allargando anche a piste fuori regione per rendere più vario e gratificante il campionato stesso e i vostri successi. Se pensiamo a questo credo che saremo tutti concordi di non aver fatto una bella figura a Castiglion del Lago! Un’atleta, uno sportivo quando decide di partecipare ad una gara, non si ritira poco prima della partenza senza motivazione, solo perché le condizioni non sono favorevoli e si prospetta una gara difficile… I regolamenti sportivi ci sono per tutelare lo sport e gli atleti, e ci sono le modalità corrette contenute nei regolamenti stessi che permettono di giustificare un ritiro anche all’ultimo momento, ma l’episodio avvenuto all’ultima gara, di sportivo ha ben poco. Pensateci… Pensiamoci… perché pensare fa parte della pratica sportiva, come si sente dire spesso “tutto muscoli e poco cervello” va da poche parti… L’agire di pancia, in una competizione sportiva, senza aver fatto le giuste valutazioni, può compromettere una gara… In questo caso ha anche generato uno spettacolo che niente aveva a che vedere con lo sport.

Come un padre risulta impopolare agli occhi del proprio figlio, quando infligge una punizione, so bene che sembrerò così a molti di voi; ma lo sport è anche questo: educare alla lealtà e alla professionalità, gratificando le buone prestazioni, e sanzionando i comportamenti poco corretti.

Mi auguro, per il grande rispetto che nutro per questo sport e negli atleti che lo praticano, che questo incidente serva a rendere ciascuno di noi più attento, più pronto e più motivato ad affrontare le prossime sfide.

Andrea Vignozzi