Il Comitato Regionale Toscana della Federazione Motociclistica Italiana risponde all’articolo sullo Stop alle “moto-selvagge”

Pistoia, 7 luglio 2017

Comunicato Stampa

In relazione all’articolo apparso su «La Nazione» giovedì 6 luglio, relativo alle modifiche restrittive al regolamento di Polizia Rurale effettuate dal Consiglio comunale di Calci (PI) riguardo al passaggio di mezzi a motore su strade a fondo naturale, il Comitato Regionale Toscana FMI intende esprimere alcune dovute considerazioni. Il 22 giugno si è svolto, proprio nella Sala consiliare del Comune di Calci, un incontro tra rappresentanti del Comitato Regionale della Federazione Motociclistica Italiana e rappresentanti del Club Alpino Italiano locale, alla presenza del Tenente Colonnello dei Carabinieri Forestali di Pisa. L’intero Co. Re. FMI ha espresso, in un Comunicato Stampa del 28 giugno, la propria soddisfazione per una tavola rotonda rivelatasi costruttiva e condotta con partecipazione e rispetto reciproco ed ha auspicato in futuro un colloquio continuo e proficuo tra due realtà (quella degli appassionati delle due ruote e quella degli appassionati degli spostamenti a piedi), che si rivelano sì diverse, ma non per questo concorrenti e inconciliabili.

Prendiamo atto che, mentre la nostra Federazione manifestava in questi termini la propria apertura al confronto, il Consiglio comunale di Calci approvava alcune modifiche al regolamento di Polizia Rurale, volte ad attuare una serie di restrizioni alle possibilità di circolazione dei mezzi a motore. Rispettiamo le legittime decisioni prese dal Sindaco Massimiliano Ghimenti e dalla sua Giunta, ma teniamo a precisare che gli eventuali divieti di transito sulle diverse strade (siano esse asfaltate o a fondo naturale) dovranno essere adeguatamente indicati con apposita segnaletica, altrimenti farà fede la normativa di livello regionale (e a tal proposito ricordiamo la Legge Regionale 48/1994 e le recenti modifiche apportate dalla Legge Regionale 19/2017). Intendiamo, in ogni caso, manifestare il nostro disappunto per una decisione comunale che, all’indomani di un significativo incontro tra CAI e FMI, ha sposato interamente la causa di una sola delle due parti, non prendendo in considerazione e non consultando minimamente la nostra Federazione.

È nostra volontà ribadire il fermo impegno che la FMI ha sempre portato avanti per il rispetto della legalità e del territorio e la sua continua presa di distanza dai comportamenti di tutti quei “motociclisti selvaggi” (come, un po’ impropriamente, sono definiti nell’articolo in questione) che contribuiscono al danneggiamento dell’immagine di tutta la categoria e della Federazione stessa. A tal proposito segnaliamo che esiste da tempo un decalogo, pubblicato anche sui nostri canali, che prescrive regole e buone norme ai motociclisti, in particolare a coloro che si dedicano alle attività di enduro.

È nostra intenzione, infine, chiarire alcuni punti: anche quelli che i cartelli del CAI talvolta segnalano come “sentieri”, sono in realtà spesso, a livello normativo, delle strade a tutti gli effetti. Ricordiamo che, in mancanza di segnalazioni ufficiali di divieto di transito, su tutte le strade, di qualunque tipologia esse siano, sia asfaltate che sterrate e/o a fondo naturale, anche quelle che magari nel corso del tempo sono state inghiottite dalla vegetazione, possono circolare per legge mezzi a motore, purché in regola con il codice della strada. Le limitazioni approvate dal Consiglio comunale di Calci, inoltre, oltre a stabilire restrizioni sulle aree percorribili, prevedono anche su molte di esse una velocità massima dei mezzi a motore di 10 km/h; ci permettiamo di esprimere la nostra perplessità a riguardo, se consideriamo che la velocità media di un pedone è di 5 km/h.

Il Comitato Regionale FMI si rende disponibile, come ha sempre fatto, ad ogni colloquio e ad ogni progetto di collaborazione con le istituzioni e si augura per il futuro un proficuo confronto anche con le amministrazioni interessate da tali modifiche restrittive al permesso di circolazione.

Ufficio Stampa FMI Toscana