Federazione Motociclistica Toscana: necessità di fare chiarezza sulla legalità delle attività in fuoristrada

In risposta alla notizia apparsa su alcune testate giornalistiche e diffusa anche da NOITV tra il 25 ed il 26 maggio, relativa alle sanzioni inflitte dai Carabinieri forestali ad alcuni motociclisti fuori regola in località Pizzorne, riteniamo necessario fornire dei dovuti chiarimenti circa alcune inesattezze ivi contenute.

Innanzitutto, la definizione di motocross data a tali attività di fuoristrada è scorretta: il motocross viene praticato con moto adibite unicamente a girare in circuiti chiusi e appositamente destinati a tale sport. I motociclisti fermati dalle forze dell’ordine stavano invece praticando attività di enduro, che vengono effettuate con moto in regola con il codice della strada e quindi assolutamente autorizzate a circolare su ogni tipo di percorso, PURCHÉ questo ultimo rientri sotto la categoria di strada; nell’ambito di tale categoria rientrano tante tipologie diverse, tra le quali tratti sterrati e a fondo naturale. Gli enduristi, dunque, svolgono attività sportive assolutamente regolari, tutelate dalla legge 48/1994, a patto che, ovviamente, si attengano a quanto la legge prescrive. Eventuali tratti di strada interdetti ad ogni veicolo a motore devono essere adeguatamente segnalati, altrimenti ogni utente (non solo il motociclista) rischia di contravvenire alle normative senza avvedersene. È bene evidenziare, infatti, che la potenzialità di disturbo agli animali selvatici e di danneggiamento del suolo non è limitata esclusivamente all’ipotetico passaggio di motocicli adibiti al fuoristrada.

In virtù di questo, la nostra Federazione si dissocia da ogni eventuale atto scorretto tenuto dai motociclisti multati dai Carabinieri forestali, ma ci tiene a ribadire il proprio ottimo rapporto con le forze dell’ordine, ricordando il Protocollo di Intesa firmato cinque anni fa con l’ex Corpo Forestale dello Stato. La FMI si impegna costantemente a collaborare con le diverse istituzioni per garantire il rispetto della legalità e la tutela del territorio e dell’ambiente, ma ritiene anche che sia doveroso non contribuire a diffondere nell’opinione pubblica informazioni parzialmente fuorvianti, tali da portare ad attribuire una generica etichetta negativa a tutti i numerosissimi motociclisti fuoristrada che coltivano la propria passione rispettando le regole.

Ufficio Stampa FMI Toscana